Questa storiella l’ho scritta pensando ad un senso che non ci ha dato la natura, ma l’educazione ricevuta e la società. Il “senso di colpa”, quel senso che se troppo alimentato, può condizionare vite intere rendendole vuote e “senza senso”.
Un giorno, il senso del dovere stava camminando a passo sostenuto sulla retta via, quando, sulla sua strada, incontrò il senso di colpa, che camminava confuso e tremolante.
Si fermarono, si misero l’uno di fronte all’altro e si guardarono. Si piacquero molto, si presero per mano e non si lasciarono più.
Dalla loro unione nacque il senso di vuoto.
Fu così, che vissero tutti infelici e scontenti.
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