Chi come me vive nella natura, sa che c’è una colonna sonora dal volume altissimo che viene trasmessa nei mesi estivi senza interruzioni e si sintonizza con le tue orecchie. E’ il suono delle cicale. Oggi mi è arrivato al cervello e mi ha fatto venire dei pensieri.
Le cicale si svegliano improvvisamente in un giorno d’estate, tutte insieme ( difficile così avere predatori) e senza mai interrompersi, cantano fino alla fine della stagione. Cantano per preservare la specie. Il maschio con un organo che ha sull’addome, emette un suono stridulo per attirare la femmina, è la fase romantica dell’accoppiamento, lei si avvicina al maschio e lo sceglie in base al suono. La femmina come risposta emette un suono più delicato, non ha bisogno di farsi sentire perchè si è già avvicinata a lui.
Velocità e attesa
Dopo solo 24 ore depongono le larve che cadono dai rami e vanno nel terreno. La cosa che mi colpisce sono i lungi tempi di attesa per lo sviluppo di queste.
– Le cicale vivono una sola stagione
– depongono le larve dopo 24 ore
– ci vogliono almeno tre anni di attesa per diventare cicala. Ci sono alcune specie che attendono 17 anni!
Poi si svegliano tutte insieme, iniziano a cantare e a fare l’amore.
Mi incanta la natura, la cicala ci sta insegnando la vita che troppe volte non vediamo
Ci insegna il corteggiamento.
Ci insegna ad ascoltare per poter riconoscere e scegliere chi vogliamo vicino.
Ci insegna che è meglio vivere il momento presente non pensando al futuro
Ci insegna che l’estate è fatta per cantare, gioire e fare l’amore.
Ci insegna che quando una cosa bella finisce, basta saper attendere, possono passare anche anni, ma la rinascità ci sarà.
- relazioni che con la vibrazione della parola ci fanno entrare in frequenza e cantare per la gioia, intense come la vita della cicala
- relazioni silenziose e di poche parole, che non creano nessuna vibrazione e ci tolgono la voglia di cantare, monotone come la vita della formica
Ascoltate e ossevate la natura e scegliete la relazione che fa al caso vostro. Cantare felicemente come le cicale o vivere in modo organizzato come le formiche?
A ognuno il suo insetto.