La creatività è un bel posto, un luogo di isolamento piacevole che fa scordare ciò che può essere spiacevole.
Oggi è il secondo giorno di “restate a casa”.
Ne ho approfittato per sistemare i bracciali che ho fatto nelle ultime settimane. Questa idea è recente, mi è venuta una sera a casa di un’amica con amici. Massimiliano ha regalato a tutti i presenti un braccialetto a scelta, dicendo che li faceva nei momenti liberi per rilassarsi.
L’informazione, unita al suo gesto gentile , è arrivata diritta al mio cervello e al cuore. Unendo l’idea di creare qualcosa con le mie mani, diversa dalle altre che sono solita fare, mi ha portata pochi giorni dopo a trovarmi incollata in internet a cercare pietre da infilare e ad andare al mercato della Montagnola a Bologna a scavare nei banchetti dei rivenditori Pakistani come se non ci fosse un domani. Forse inconsciamente sapevo che mi sarebbe stato di grande utilità tutto il materiale preso, ora, chiusa in casa da sola.
Fare braccialetti confermo che è molto rilassante, bisogna portare l’attenzione ad ogni gesto e unire la fantasia. Si sviluppa la pazienza, quella che poi è necessaria ad inseguire e raccogliere le perline che inevitabilmente scivolano dal tavolo percorrendo metri sul pavimento fino a nascondersi negli angoli più impensabili. Potreste trovarle anche nel letto, nelle mutande e nel cibo. Ma questo è un dettaglio.
E’ un gesto molto meditativo e la mente creativa viene attivata. In quel momento dobbiamo pensare solo alle perline e ai colori da abbinare. Quando arriviamo alla chiusura, c’è la soddisfazione di vedere qualcosa che è nato dalle nostre mani e dalle nostre idee.
Ve lo consiglio davvero per questi giorni di immobilità.
Serie jeans